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Visite turistiche

Cuore pulsante della città, Piazza Maggiore (o Piazza Grande come la chiamano i bolognesi) è il centro della vita civile e religiosa di Bologna. È celebre per la Fontana del Nettuno, sulla quale si affacciano i più importanti edifici della città medievale: ad Ovest il trecentesco Palazzo Comunale, ad Est il cinquecentesco Palazzo dei Banchi e a Sud l’imponente Basilica di San Petronio di fronte alla quale si stende l’elegante Palazzo del Podestà. Tutte costruzioni che testimoniano la storia della città, una storia iniziata nel 1200 quando il popolo sentì il bisogno di attrezzare la città di uno spazio da adibire a mercato.
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Piazza Maggiore
Piazza Maggiore
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Cuore pulsante della città, Piazza Maggiore (o Piazza Grande come la chiamano i bolognesi) è il centro della vita civile e religiosa di Bologna. È celebre per la Fontana del Nettuno, sulla quale si affacciano i più importanti edifici della città medievale: ad Ovest il trecentesco Palazzo Comunale, ad Est il cinquecentesco Palazzo dei Banchi e a Sud l’imponente Basilica di San Petronio di fronte alla quale si stende l’elegante Palazzo del Podestà. Tutte costruzioni che testimoniano la storia della città, una storia iniziata nel 1200 quando il popolo sentì il bisogno di attrezzare la città di uno spazio da adibire a mercato.
Le torri di Bologna sono uno dei tratti distintivi della città. Delle tante torri che vennero costruite tra il XII e il XIII secolo, oggi ne restano meno di venti.Le due torri più importanti sono quella degli Asinelli e la Garisenda. La Torre degli Asinelli venne costruita tra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia che, oltre a riceverne prestigio sociale, la utilizzò per scopi militari di difesa ed avvistamento.Attualmente gli archi del portico della rocchetta ospitano alcune botteghe di artigiani, in memoria della funzione commerciale che la città svolgeva nel Medioevo. I visitatori, dopo aver percorso i 498 gradini della scalinata interna, possono arrivare fino alla cima della Torre degli Asinelli che, dai sui 97,20 metri di altezza, permette di avere la città rossa ai propri piedi. Durante le belle giornate, la vista può arrivare fino al mare e alla Prealpi del Veneto. La Torre Garisenda è più bassa (47 metri) e non è visitabile.Orari di apertura e costo del biglietto della Torre degli Asinelli. Orari di apertura: tutti i giorni con quattro ingressi all’ora (ai 00, ai 15, ai 30 e ai 45) Primo ingresso ore 10 ultimo ore 18:15. Costo del biglietto: intero 5 €, ridotto 3€. Come arrivare: a piedi nel centro storico.
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Two Towers
Piazza di Porta Ravegnana
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Le torri di Bologna sono uno dei tratti distintivi della città. Delle tante torri che vennero costruite tra il XII e il XIII secolo, oggi ne restano meno di venti.Le due torri più importanti sono quella degli Asinelli e la Garisenda. La Torre degli Asinelli venne costruita tra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia che, oltre a riceverne prestigio sociale, la utilizzò per scopi militari di difesa ed avvistamento.Attualmente gli archi del portico della rocchetta ospitano alcune botteghe di artigiani, in memoria della funzione commerciale che la città svolgeva nel Medioevo. I visitatori, dopo aver percorso i 498 gradini della scalinata interna, possono arrivare fino alla cima della Torre degli Asinelli che, dai sui 97,20 metri di altezza, permette di avere la città rossa ai propri piedi. Durante le belle giornate, la vista può arrivare fino al mare e alla Prealpi del Veneto. La Torre Garisenda è più bassa (47 metri) e non è visitabile.Orari di apertura e costo del biglietto della Torre degli Asinelli. Orari di apertura: tutti i giorni con quattro ingressi all’ora (ai 00, ai 15, ai 30 e ai 45) Primo ingresso ore 10 ultimo ore 18:15. Costo del biglietto: intero 5 €, ridotto 3€. Come arrivare: a piedi nel centro storico.
Cosa sarebbe Bologna senza i suoi portici? Per ben 40 chilometri la città è percorsa da porticati che non sono solo un elemento architettonico ma rappresentano l’essenza stessa della città.Il più famoso portico è quello di quasi 4 km che dal centro di Bologna porta alla Chiesa di San Luca, simbolo di Bologna posta sopra il Colle della Guardia.Il portico coperto, con 666 arcate, collega il santuario a Porta Saragozza in città. Il numero di 666 (simbolo del demonio) non sarebbe casuale ma è pieno di riferimenti simbolici: i portici hanno la forma di un serpente (il diavolo) schiacciato dal piede della Madonna, rappresentato dalla chiesa con la sua immagine miracolosa. La salita, quindi, rappresenta un percorso di liberazione e purificazione dal peccato. Orari di apertura e costo del biglietto della Chiesa di San Luca Orari di apertura Chiesa: dalle 07:00 alle 19.00 Piazzale: dalle 06:30 alle 19.30 Cripta e cupola: dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 18.00 Costo del biglietto: basilica gratis. Cripta 3 €, Terrazza 5 €. Come arrivare: a piedi (leggi sopra!) o in auto. E' possibile arrivare alla basilica anche attraverso il servizio trenino Express, vedi sul sito https://cityredbus.com/shop/biglietti-san-luca-express/
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Sanctuary of the Madonna di San Luca
36 Via di San Luca
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Cosa sarebbe Bologna senza i suoi portici? Per ben 40 chilometri la città è percorsa da porticati che non sono solo un elemento architettonico ma rappresentano l’essenza stessa della città.Il più famoso portico è quello di quasi 4 km che dal centro di Bologna porta alla Chiesa di San Luca, simbolo di Bologna posta sopra il Colle della Guardia.Il portico coperto, con 666 arcate, collega il santuario a Porta Saragozza in città. Il numero di 666 (simbolo del demonio) non sarebbe casuale ma è pieno di riferimenti simbolici: i portici hanno la forma di un serpente (il diavolo) schiacciato dal piede della Madonna, rappresentato dalla chiesa con la sua immagine miracolosa. La salita, quindi, rappresenta un percorso di liberazione e purificazione dal peccato. Orari di apertura e costo del biglietto della Chiesa di San Luca Orari di apertura Chiesa: dalle 07:00 alle 19.00 Piazzale: dalle 06:30 alle 19.30 Cripta e cupola: dalle 10:00 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 18.00 Costo del biglietto: basilica gratis. Cripta 3 €, Terrazza 5 €. Come arrivare: a piedi (leggi sopra!) o in auto. E' possibile arrivare alla basilica anche attraverso il servizio trenino Express, vedi sul sito https://cityredbus.com/shop/biglietti-san-luca-express/
Forse lo sanno in pochi, ma Bologna è sempre stata una città d’acqua, una piccola Venezia che ora è in gran parte nascosta. Lo scorcio più suggestivo di questa Bologna insolita lo si scopre aprendo una finestrella che si trova a Via Piella. Qui, come in una visione, lo sguardo si apre sul canale delle Moline, usato per secoli per alimentare i mulini ad acqua con cui si lavorava il grano. La natura “acquatica” di Bologna è stata riscoperta recentemente dagli stessi abitanti che stanno cercando di rivalutarla. Oltre alla finestrella di Via Piella sono state aperte altre “vedute” sul Canale delle Moline dai ponti delle vie Oberdan e Malcontenti. Qua e là, in giro per il centro storico, si scorgono chiuse, torrenti seminascosti, si sente il rumore dell’acqua ma non la si vede. Come nel Ghetto Ebraico, sotto cui scorre l’Aposa o all’incrocio tra via delle Moline e via Capo di Lucca, dove si può sentire il rombo del Salto del Reno.
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Canale delle Moline
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Forse lo sanno in pochi, ma Bologna è sempre stata una città d’acqua, una piccola Venezia che ora è in gran parte nascosta. Lo scorcio più suggestivo di questa Bologna insolita lo si scopre aprendo una finestrella che si trova a Via Piella. Qui, come in una visione, lo sguardo si apre sul canale delle Moline, usato per secoli per alimentare i mulini ad acqua con cui si lavorava il grano. La natura “acquatica” di Bologna è stata riscoperta recentemente dagli stessi abitanti che stanno cercando di rivalutarla. Oltre alla finestrella di Via Piella sono state aperte altre “vedute” sul Canale delle Moline dai ponti delle vie Oberdan e Malcontenti. Qua e là, in giro per il centro storico, si scorgono chiuse, torrenti seminascosti, si sente il rumore dell’acqua ma non la si vede. Come nel Ghetto Ebraico, sotto cui scorre l’Aposa o all’incrocio tra via delle Moline e via Capo di Lucca, dove si può sentire il rombo del Salto del Reno.
Storico mercato di Natale sotto il portico dei Servi (strada Maggiore 43 vicino a Piazza Aldrovandi). Apertura 2021: 12novembre - 26 dicembre Orario di apertura: dalle 9.00 alle 20.00
Mercato di Santa Lucia
44 Str. Maggiore
Storico mercato di Natale sotto il portico dei Servi (strada Maggiore 43 vicino a Piazza Aldrovandi). Apertura 2021: 12novembre - 26 dicembre Orario di apertura: dalle 9.00 alle 20.00
Esattamente di fronte a San Petronio, il Palazzo del Podestà si distingue per la duecentesca torre dell'Arengo La facciata originale venne abbattuta per volere di Giovanni II Bentivoglio, ridisegnandola in stile rinascimentale nel 1485 La parte più celebre del Palazzo è senza dubbio il Voltone, con il suo curioso effetto acustico ottenuto mettendosi faccia al muro all'angolo del voltone: chi sta nell'angolo opposto riuscirà a sentire quanto bisbigliato dall'altro.
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Palazzo del Podesta
1 Piazza Maggiore
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Esattamente di fronte a San Petronio, il Palazzo del Podestà si distingue per la duecentesca torre dell'Arengo La facciata originale venne abbattuta per volere di Giovanni II Bentivoglio, ridisegnandola in stile rinascimentale nel 1485 La parte più celebre del Palazzo è senza dubbio il Voltone, con il suo curioso effetto acustico ottenuto mettendosi faccia al muro all'angolo del voltone: chi sta nell'angolo opposto riuscirà a sentire quanto bisbigliato dall'altro.
Il Natale si avvicina e con esso tornano anche i mercatini, per la gioia di tutta la famiglia. Mentre le bancarelle di Santa Lucia apriranno sotto al portico dei Servi dal 12 dicembre, da sabato 20 novembre a domenica 19 dicembre, piazza Minghetti si riempirà di casette in legno dai tetti spioventi, in un'atmosfera magica e fiabesca, tipicamente nord-europea. Si tratta della nuova edizione di “Villaggio di Natale Francese”, in cui grandi e piccini potranno provare le delizie tradizionali d'oltralpe, passeggiando tra circa una ventina di stand. Ad accogliere i visitatori ci saranno operatori esperti, grazie alla professionalità maturata a livello internazionale. Gli stand resteranno aperti dal 20 novembre al 19 dicembre, tutti i giorni, dalle 10 alle 20.
Piazza Malpighi
Piazza Malpighi
Il Natale si avvicina e con esso tornano anche i mercatini, per la gioia di tutta la famiglia. Mentre le bancarelle di Santa Lucia apriranno sotto al portico dei Servi dal 12 dicembre, da sabato 20 novembre a domenica 19 dicembre, piazza Minghetti si riempirà di casette in legno dai tetti spioventi, in un'atmosfera magica e fiabesca, tipicamente nord-europea. Si tratta della nuova edizione di “Villaggio di Natale Francese”, in cui grandi e piccini potranno provare le delizie tradizionali d'oltralpe, passeggiando tra circa una ventina di stand. Ad accogliere i visitatori ci saranno operatori esperti, grazie alla professionalità maturata a livello internazionale. Gli stand resteranno aperti dal 20 novembre al 19 dicembre, tutti i giorni, dalle 10 alle 20.
Il Pratello (al Pradèl in bolognese) è una zona del centro storico di Bologna, situata nel quartiere Porto-Saragozza, che prende il nome e si dirama intorno a via del Pratello, un'antica strada porticata di circa 600 metri. Vivace rione popolare, è molto conosciuto per la sua intensa vita notturna. In questa zona, oltre a numerosi bar e osterie, sono anche presenti alcuni negozi di artigianato, abbigliamento vintage, alimentari, diverse attività di design, arredo, editoria, grafica, un barbiere, una web tv, una web radio, l'Europa Cinema e alcune compagnie teatrali. Il quotidiano inglese Sunday Times, nel definire Bologna la città italiana degli hipster, ha citato la "bohemienne via del Pratello"[2] come uno dei luoghi più frequentati da essi.
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Via del Pratello
Via del Pratello
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Il Pratello (al Pradèl in bolognese) è una zona del centro storico di Bologna, situata nel quartiere Porto-Saragozza, che prende il nome e si dirama intorno a via del Pratello, un'antica strada porticata di circa 600 metri. Vivace rione popolare, è molto conosciuto per la sua intensa vita notturna. In questa zona, oltre a numerosi bar e osterie, sono anche presenti alcuni negozi di artigianato, abbigliamento vintage, alimentari, diverse attività di design, arredo, editoria, grafica, un barbiere, una web tv, una web radio, l'Europa Cinema e alcune compagnie teatrali. Il quotidiano inglese Sunday Times, nel definire Bologna la città italiana degli hipster, ha citato la "bohemienne via del Pratello"[2] come uno dei luoghi più frequentati da essi.
Non distante da Piazza Maggiore, e vicina ai palazzi di architettura modernista di via Marconi, c’è la chiesa forse più scenografica di tutta Bologna, in grado di trasmettere suggestioni gotiche da sceneggiatura cinematografica o da romanzo. È la basilica dedicata a San Francesco, tra piazza San Francesco e piazza Malpighi, che ha anche molti altri punti a favore, essendo una delle più antiche della città e la prima chiesa intitolata al Santo dopo quella di Assisi, che fu iniziata pochi anni prima ma che possiamo dire sia stata costruita e completata in contemporanea con quella bolognese.
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Piazza San Francesco
Piazza San Francesco
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Non distante da Piazza Maggiore, e vicina ai palazzi di architettura modernista di via Marconi, c’è la chiesa forse più scenografica di tutta Bologna, in grado di trasmettere suggestioni gotiche da sceneggiatura cinematografica o da romanzo. È la basilica dedicata a San Francesco, tra piazza San Francesco e piazza Malpighi, che ha anche molti altri punti a favore, essendo una delle più antiche della città e la prima chiesa intitolata al Santo dopo quella di Assisi, che fu iniziata pochi anni prima ma che possiamo dire sia stata costruita e completata in contemporanea con quella bolognese.
I portici di via Saragozza appartengono ad una serie di edifici residenziali minori (case popolari costituite da piccoli spazi domestici) che hanno mantenuto l’originario modello tipologico e strutturale in un contesto sociale che è rimasto anch’esso “popolare” e artigianale, non essendo stati oggetto di fenomeni di gentrificazione. I portici architravati di Santa Caterina sono una rara e preziosa testimonianza di una delle più antiche lottizzazioni di proprietà monastica realizzate in una delle più dinamiche città europee del Medioevo.
Via Saragozza
Via Saragozza
I portici di via Saragozza appartengono ad una serie di edifici residenziali minori (case popolari costituite da piccoli spazi domestici) che hanno mantenuto l’originario modello tipologico e strutturale in un contesto sociale che è rimasto anch’esso “popolare” e artigianale, non essendo stati oggetto di fenomeni di gentrificazione. I portici architravati di Santa Caterina sono una rara e preziosa testimonianza di una delle più antiche lottizzazioni di proprietà monastica realizzate in una delle più dinamiche città europee del Medioevo.
I Giardini Margherita sono il parco cittadino più frequentato di Bologna, e, con i suoi 26 ettari, anche il più esteso. Inaugurato nel 1879 con il nome di Passeggio Regina Margherita, il parco conserva buona parte dell'assetto originario, ispirato ai parchi romantici inglesi.
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Giardini Margherita station
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I Giardini Margherita sono il parco cittadino più frequentato di Bologna, e, con i suoi 26 ettari, anche il più esteso. Inaugurato nel 1879 con il nome di Passeggio Regina Margherita, il parco conserva buona parte dell'assetto originario, ispirato ai parchi romantici inglesi.
Via Zamboni è una strada del centro storico di Bologna, lunga circa 1 chilometro, che attraversa la zona Universitaria dalle due Torri fino a Porta San Donato. Prende il nome da Luigi Zamboni, il patriota bolognese (1772 – 1795) ideatore del tricolore italiano. Oltre alla sede centrale dell’università, vi si affacciano numerose sedi di istituti e Facoltà, come quella di Lettere e Filosofia o quella di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, ragione per cui sono presenti numerosi musei e biblioteche. Museo di Mineralogia L. Bombicci. Museo della Specola (astronomia). Museo di Palazzo Poggi. (Storia naturale, anatomia, fisica, architettura militare…) Museo Geologico G. Cappellini. Biblioteca Universitaria. Biblioteca di Storia Antica. A metà della via, in Piazza Verdi si trova anche il Teatro Comunale. Di giorno è affollatissima di studenti, che si muovono tra lezioni, biblioteche e mensa. Alla sera riempiono i numerosi pub e osterie della zona.
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Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
33 Via Zamboni
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Via Zamboni è una strada del centro storico di Bologna, lunga circa 1 chilometro, che attraversa la zona Universitaria dalle due Torri fino a Porta San Donato. Prende il nome da Luigi Zamboni, il patriota bolognese (1772 – 1795) ideatore del tricolore italiano. Oltre alla sede centrale dell’università, vi si affacciano numerose sedi di istituti e Facoltà, come quella di Lettere e Filosofia o quella di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, ragione per cui sono presenti numerosi musei e biblioteche. Museo di Mineralogia L. Bombicci. Museo della Specola (astronomia). Museo di Palazzo Poggi. (Storia naturale, anatomia, fisica, architettura militare…) Museo Geologico G. Cappellini. Biblioteca Universitaria. Biblioteca di Storia Antica. A metà della via, in Piazza Verdi si trova anche il Teatro Comunale. Di giorno è affollatissima di studenti, che si muovono tra lezioni, biblioteche e mensa. Alla sera riempiono i numerosi pub e osterie della zona.
Corte Isolani è un passaggio coperto che collega due delle principali arterie del centro storico di Bologna: Strada Maggiore e via Santo Stefano. Questo percorso è stato inaugurato nel 1995 a seguito della ristrutturazione e restauro, curato dall'architetto Marina di Mottola. L'ingresso su Strada Maggiore è dominato dal portico di Casa Isolani, una delle più significative testimonianze dell'architettura romanico-gotica bolognese, caratterizzato da alte stilate lignee. Attraversando cortili e androni sui quali si affacciano negozi, uffici e residenze si giunge sulla Piazza Santo Stefano.
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Corte Isolani
18 Via Santo Stefano
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Corte Isolani è un passaggio coperto che collega due delle principali arterie del centro storico di Bologna: Strada Maggiore e via Santo Stefano. Questo percorso è stato inaugurato nel 1995 a seguito della ristrutturazione e restauro, curato dall'architetto Marina di Mottola. L'ingresso su Strada Maggiore è dominato dal portico di Casa Isolani, una delle più significative testimonianze dell'architettura romanico-gotica bolognese, caratterizzato da alte stilate lignee. Attraversando cortili e androni sui quali si affacciano negozi, uffici e residenze si giunge sulla Piazza Santo Stefano.
Uno dei portici più importanti è il Portico del Pavaglione, in pieno centro, di fianco a San Petronio, che va da via Rizzoli a via Farini affacciandosi su Piazza Maggiore e Piazza Galvani. E’ una lunga loggia coperta formata dall’unione dei porticati di Palazzo dei Banchi, Palazzo Galvani e dell’Archiginnasio, prima sede della più antica Università del mondo, oggi Biblioteca Comunale.
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Portico del Pavaglione
Piazza Galvani
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Uno dei portici più importanti è il Portico del Pavaglione, in pieno centro, di fianco a San Petronio, che va da via Rizzoli a via Farini affacciandosi su Piazza Maggiore e Piazza Galvani. E’ una lunga loggia coperta formata dall’unione dei porticati di Palazzo dei Banchi, Palazzo Galvani e dell’Archiginnasio, prima sede della più antica Università del mondo, oggi Biblioteca Comunale.
Edificato nel 1732 su disegno di Carlo Francesco Dotti, l'Arco del Meloncello dà inizio al tratto di portico che sale fino al Santuario di San Luca , intervallato da quindici cappelle raffiguranti i Misteri del Rosario.
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Meloncello Arch
23 SS64
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Edificato nel 1732 su disegno di Carlo Francesco Dotti, l'Arco del Meloncello dà inizio al tratto di portico che sale fino al Santuario di San Luca , intervallato da quindici cappelle raffiguranti i Misteri del Rosario.